La ricerca della verità sulla morte di Liliana Resinovich attende risposte da nuove tecniche scientifiche.
La scomparsa di Liliana Resinovich, avvenuta il 14 dicembre 2021 a Trieste, continua a essere avvolta dal mistero. Dopo il ritrovamento del suo corpo tre settimane più tardi in un boschetto vicino all’ex ospedale psichiatrico giuliano, la domanda principale rimane: quando è morta Liliana?
La seconda autopsia sul corpo della donna, attesa per metà maggio 2024, si preannuncia cruciale per rispondere a questa e altre domande. L’utilizzo di una nuova tecnica basata sulla presenza di microorganismi e proteine promette di offrire dati più precisi sulla datazione della morte, una svolta potenziale nell’indagine che potrebbe finalmente chiarire se si è trattato di suicidio, omicidio o incidente.
Liliana Resinovich: nuove tecnologie per la ricerca della verità
Questa nuova metodologia, sperimentale ma considerata molto affidabile, è stata sviluppata negli Stati Uniti e si concentra su “parametri completamente diversi da quelli classici” per stabilire la data della morte.
Luciano Garofano, generale dei Ris in pensione e oggi perito di parte nel caso, ha sottolineato l’importanza di trovare una concordanza tra i consulenti, menzionando in particolare la professoressa Elena Cattaneo, esperta nominata dalla procura di Trieste.
Secondo Garofano, la sequenza di apparizione e crescita di microorganismi sul corpo di Lilly potrebbe essere decisiva per determinare il momento esatto della sua morte.
Tra piste investigative e speranze di giustizia
Il caso di Liliana Resinovich si arricchisce di nuovi elementi investigativi e di testimonianze che alimentano il dibattito.
Recentemente, il vedovo della donna, Sebastiano Visintin, ha risposto alle affermazioni di un’albergatrice che mettevano in dubbio la serenità del loro rapporto di coppia: “Mi ricordo bene…Lei era molto alterata e mi ha molto sorpreso”.
Visintin ha ipotizzato che il decesso della moglie sia: “Probabilmente è successo un incidente, forse qualcuno l’ha incontrata, l’ha fermata, magari lei si è presa paura. Lei era molto avanti con la sua immaginazione. Nel frattempo, l'”amico speciale” Claudio Sterpin ha fatto appello alla comunità affinché chiunque abbia informazioni si faccia avanti, in un tentativo di fare luce sulla vicenda.